Una tisana, della bella musica, un paio di cuffiette, grande concentrazione, qualche lacrima e tanto relax. Tutto accompagnato da un buon libro! Non c’è cosa migliore che stendersi sul letto, distaccarsi dal mondo, focalizzarsi solo su se stessi e leggere per vivere, per andare avanti. Un buon libro ti dà tutto ciò che ti manca, ti sprona nel credere nei tuoi sogni e ti dà una mano quando stai per cadere.
Oggi voglio parlarvi di un libro uscito da poco, un libro scritto dalla sottoscritta, una delle alunne del Liceo Classico P. Giannone: “Cuori in sospiro” di Francesca Della Rocca.
Scrivere un libro non è certo facile, maggiormente a 15 anni, neppure credere di riuscirci in un futuro lontano, ma con un grande cuore e tanta passione, ce la si fa. Io ce l’ho fatta. Inizialmente ero davvero titubante, avevo tante paure e paranoie in testa che mi gridavano: “Non ce la farai mai!”. Io credevo a queste voci e più avanti andavo, e più quel mitico desiderio svaniva. Ad un tratto, però, ho capito che la vita è troppo breve per non essere vissuta a pieno, così ho lavorato. Ho iniziato a fare ciò che più amavo, a sudare camicie su camicie, ad impazzire quando qualcosa non andava nel verso giusto, quando volevo lasciare tutto e nascondermi, e a sorridere quando realizzavo di potercela fare e che il mio libro sarebbe stato apprezzato da qualcuno. Così ho continuato ad andare avanti, notte e giorno, mattina e sera: esistevamo solo io e la scrittura. Quando ho messo un punto alla mia storia, ho sorriso: di gioia, di paura, di ansia, di terrore ma soprattutto, di fierezza. Sono passata dal guardare quel foglio bianco di fronte a me, a riempirlo completamente, fino a farlo diventare reale, fino a stringerlo tra le mani. Ho iniziato a mandarlo a più case editrici e a non fermarmi mai, volevo a tutti costi realizzare il sogno della me bambina, e ce l’ho fatta. Ho trovato chi mi ha supportata, chi ha creduto in me stessa e chi mi ha dato questa possibilità. Il ringraziamento più grande, però, va sicuramente alle persone più importanti della mia vita: i genitori. Sono coloro che mi hanno spronata in tutta la mia vita, coloro che hanno pianto vedendo realizzare il mio sogno e che senza di loro non sarei riuscita a fare ciò.
È stata dura, lo ammetto, scrivere un libro non è semplice quanto si pensa, ma se lo si vuole, si riesce. Ad oggi posso dire di essere fiera di quello che ho creato e che creerò ancora, questo è ciò che ho sempre voluto e nessuno potrà mai fermarmi, perché i sogni appartengono solo a noi. In questo mio percorso so per certo di trovare difficoltà e ostacoli, di avere momenti bui e difficili, ma l’unica cosa che so è che rimarrò sempre io: quella ragazza piena di sogni che li raccoglie a mano a mano. La parte più bella del pubblicare un libro è vedere l’appoggio da parte degli altri, vedere che credono in me e che si aspettano molto ancora. Mi rende felice solo sentire: “Il tuo libro è bellissimo, complimenti!”, oppure, “Ne aspetto altri ora”, o anche, “Hai trattato di una tematica importante in un modo così spettacolare”. Questo è ciò che definisco felicità: piccoli messaggi che mi fanno capire di star proseguendo sulla giusta strada. In questo libro ho messo tutta se stessa, mi sono sforzata, non ho mai lasciato la presa, ho creduto sempre nel mio sogno e alla fine si è avverato. Basta poco per riuscirci, e quel poco è nascosto all’interno di ognuno di noi.
Cuori in sospiro è un romanzo pubblicato dalla casa editrice Ducale, rilasciato solo un mese fa. Il romanzo è di genere romantico, composto da 200 pagine, molto scorrevole e con un linguaggio di uso quotidiano.
Betty è una ragazza di soli 17 anni, all’apparenza perfetta ma distrutta dentro, tormentata da un passato turbolento, formato solo da tanti demoni che la circondano e non le lasciano una via di fuga. Costretta a scappare di casa, decide di andare a vivere con suo padre. È proprio qui che incontra il suo fratellastro. Mike ha 19 anni e frequenta la stessa scuola di Betty, anche lui ha un passato davvero difficile che riesce a nascondere dinanzi alle altre persone. I due inizialmente hanno un rapporto di vero odio, quasi non riescono a guardarsi negli occhi, ma con il passare del tempo e con il conoscersi a fondo, capiranno che le loro anime sono fin troppo legate. Sono dei pezzi mancanti di un puzzle.
Segreti oscuri, bugie evidenti, amori violenti, maschere cadute, tracce di sangue. Questo è ciò che i due saranno sottoposti ad affrontare. Ovviamente un libro così bello, non è mai tutto rosa e fiori, e difatti la tematica centrale di cui si parla è la violenza sessuale. Come molte ragazze dei giorni nostri, anche Betty è vittima di un amore malato, tossico e viscido. Accecata dall’amore e dalla paura di essere abbandonata, non riesce a vedere l’evidenza dei fatti e si trova a fare di nuovo i conti con uno dei suoi demoni peggiori: Jack, il suo ex fidanzato.
I due si sono innamorati all’età di 14 anni ed è proprio da lì che la vita di Betty è cambiata radicalmente. Purtroppo però, l’amore ha un impatto così forte su di noi, che non si riesce a scappare. Tutto si ripete come un déjà vu, tutto ritorna a galla, tutto riaffiora i ricordi, tutto esplode. Jack però ha qualcosa da dimostrare, qualcosa che non ha mai avuto il coraggio di fare, e che solo ora forse riuscirà. Alla fine non andrà bene, Betty non sarà più la stessa.
Jack però non sa quanto sia difficile per una ragazza trovarsi in questa bolla, quanto coraggio ci voglia per urlare e liberarsi, quanta forza bisogna generare. Jack non sa che questo dolore accrescerà sempre di più, così tanto da essere evidente sulle braccia di Betty, così tanto da far nascere del sangue e poi sempre più su, fin quando non arriverà alla fine.
“Ero lì, sul punto di crollare, di porre fine a tutta la mia vita, di abbandonarmi al destino e iniziare a vivere. Ero stanca. Stanca del mondo, delle persone, della vita, del dolore, dei continui sguardi e commenti, ero stanca di dover ancora esistere su questo universo ed essere un peso per le persone. Ma all’improvviso vidi lui, dietro di me, terrorizzato, urlava, mi supplicava, e mi giurava amore eterno. Potevo fidarmi davvero? O invece dovevo proseguire nel mio intento? L’amore…sì, proprio l’amore, che idiozia. Solo soffrendo nella vita si può capire se valga la pena amare qualcuno, solo bloccando il respiro si può capire se accettare la realtà o ribellarsi”. Vi siete mai chiesti fino a che punto l’amore può esistere e fino a che punto può marcire? Vi consiglio di seguirmi in questo viaggio per comprendere davvero il significato della parola AMORE.
“Perché ci hai messo così tanto?” le sue mani bloccano le mie, ma riesco a staccarmi. “Perché per la prima volta in vita mia, mi sono sentita libera”.
di Francesca Della Rocca