“Apocalisse tascabile” è un’opera teatrale realizzata da due ragazzi under 30, prodotta da “Sardegna teatro” e messa in scena nell’ambito della rassegna teatrale “Obiettivo T” organizzata dalla Solot al Mulino Pacifico di Benevento. Lo spettacolo rappresenta la fine del mondo vista da diverse prospettive, tra cui quella di due giovani emarginati, messi all’angolo perché considerati inutili. I protagonisti diventano i paladini di tutti quei giovani appartenenti alla generazione esclusa, arrivata a far morire perfino la propria voglia di combattere.
La fine del mondo rappresenta, dunque, un momento di rivincita e rivalsa, un mezzo per contrastare l’indifferenza patita.
Nelle scene iniziali, infatti, Dio si presenta ai due giovani, che si trovano in un ipermercato pieno di gente e sono occupati semplicemente ad esistere.
Mentre tutti i presenti sono affaccendati con gli acquisti, Dio sceglie quei due reputati falliti, coloro che in questo universo distopico non possiedono la cosiddetta “fidelity card”, e comunica loro che avrebbero dovuto annunciare l’imminente fine del mondo.
Tutti gli sforzi dei giovani paladini sembrano vani in quanto solo in pochi si fermano ad ascoltarli: tutti sono troppo presi dagli acquisti e immersi nelle loro vite caotiche e frenetiche.
“Apocalisse tascabile”, grazie anche alla bravura dei due protagonisti, riesce a instillare nello spettatore il senso d’impotenza che assai spesso assale noi adolescenti nella frenesia della vita quotidiana. I giovani stanno perdendo la speranza di trovare un lavoro e creare una propria famiglia: l’angoscia li opprime fino renderli statici e immobili in un mondo lanciato a velocità massima.
Bisogna agire in fretta e trovare quanto prima stimoli e soluzioni: l’Apocalisse (tascabile) è alle porte!
Matteo Barbarossa
Complimenti, ottima analisi della piéce teatrale
Grazie. La lieta sorpresa di vedere degli studenti del Giannone, con i quali stiamo facendo un percorso formativo teatrale, rispondere con la loro presenza a teatro per vedere gli spettacoli in cartellone e, soprattutto scrivere una “recensione” circostanziata, chiara e critica, ci riempie il cuore!!
Grazie ancora ragazzi, grazie Matteo! Solot Compagnia Stabile di Benevento